Sono su Ponte Vecchio; accanto a me c'è la statua di Benvenuto Cellini, di fronte c'è il ponte Santa Trinita.“Guardo l'acqua che scorre sul Lungarno,  mi porta a Signa, Montelupo, Empoli, San Miniato, fino a Pisa, fino al mar Tirreno, dove le onde sono più tranquille ed armoniose rispetto a quelle di casa mia, in un'isola a ottomila chilometri di distanza, circondata dalla 'Corrente Nera', dove le onde sono più forti e impetuose.Guardo le onde, che mi portano alla memoria il Mar Baltico: una volta uscivo da Helsinski, a mezzanotte mi sono trovato sul ponte del traghetto, sperimentando il vento forte e gelido  e immaginando come fa a passare il traghetto quando nel mare ci sono il ghiaccio e gli eisberg...Guardo le onde, e una volta a Nizza, scendendo dalla collina du Château, sono rimasto colpito dall'azzurro del mare con i riflessi dorati del sole, da quel momento ho capito perché la costa ha questo bel nome: 'côte d'azur'.Non riusciamo a fermare il momento, anche se ci proviamo e riproviamo, non ci si riesce. Ma con i metalli nobili e le pietre potrei ridare forma alle sensazioni che mi hanno trasmesso le onde.